Con i tassi di interesse sui mutui in rialzo nel 2022 chi ha un mutuo a tasso variabile potrebbe presto trovarsi a pagare molto di più. Questo potrebbe quindi essere il momento giusto per passare da un mutuo a tasso variabile ad un mutuo a tasso fisso; ecco come fare e quanto costa farlo.
I tassi dei mutui oggi
I tassi di interesse sui mutui sono tutti in aumento rispetto ai livelli di fine 2021. Al 28 marzo (fonte: Mutuo Facile) le scadenze dell’Euribor, riferimento per i mutui a tasso variabile, segnavano un -0.54 (1 mese), -0.48 (3 mesi), -0.39 (6 mesi); l’Irs, riferimento per i mutui a tasso fisso, si conferma invece stabilmente sopra quota 1 con la scadenza a 10 anno sull’1.21, 15 anni a 1.31, 20 anni a 1.26, 25 anni a 1.14, 30 anni a 1.03.
Si nota come i tassi variabili siano ancora fermamente in territorio negativo, quindi si potrebbe ipotizzare che al momento siano questi ad essere più convenienti; tuttavia l’eventualità che i tassi di interesse Bce possano crescere, portando con se/è l’aumento anche dei mutui a tasso variabile, fa ragionare sul fatto che per scegliere un mutuo a tasso fisso, o per passare da un mutuo variabile a uno fisso, il momento presente sia da cogliere senza indugio. I tassi fissi infatti, anche se sono aumentati decisamente rispetto allo scorso anno, sono comunque ben più bassi rispetto ad un decennio fa, sollevandosi solo di poco rispetto ai minimi su cui si trovano ormai da anni.
Perché i tassi di interesse aumenteranno?
Perché i tassi di interesse Bce aumenteranno? La decisione della Banca centrale europea è attesa da tempo e probabilmente si realizzerà nell’autunno del 2022. Attualmente a spingere verso un aumento dei tassi si è aggiunta una motivazione in più, ovvero l’inflazione; solitamente per arginarla le banche centrali ricorrono appunto ad un aumento del costo del denaro, per diminuire la liquidità in circolazione e frenare, appunto, l’inflazione.
Questo è quello che accade quando l’inflazione è strutturale e testimonia un aumento della crescita economica; purtroppo, causa guerra in Ucraina, al momento la situazione somiglia più a una stagflazione, ovvero un aumento del costo del denaro accompagnato da stagnazione economica. In questa situazione non si interviene con un aumento dei tassi; ma qualora l’inflazione dovesse diventare strutturale, l’intervento della Bce potrebbe giungere a ritoccare al rialzo i tassi di interesse.
Quali mutui risentono dell'aumento dei tassi di interesse?
Quando si parla di aumento dei tassi di interesse, è importante distinguere tra interessi fissi o variabili. In questo senso i mutui a tasso fisso, proprio in quanto a tasso fisso, non risentiranno del previsto rialzo dei tassi di interesse. In altre parole, se abbiamo un mutuo fisso, l'aumento dei tassi di interesse non ci influenzerà. I mutui variabili saranno invece direttamente interessati in quanto le rate diverranno via via più pesanti, all’aumentare dei tassi di riferimento (l’Euribor, in questo caso). Per “fermare il tempo” e assicurarsi il miglior tasso disponibile ora, quindi, conviene passare da un mutuo a tasso variabile ad uno a tasso fisso.
Come passare da un mutuo variabile a uno fisso?
Tenendo conto delle circostanze e delle previsioni, passare da un mutuo a tasso variabile ad uno a tasso fisso è la cosa più consigliabile da fare ora. Diversamente, e cioè se i tassi di interesse fossero previsti in discesa, la cosa conveniente da fare sarebbe stata quella inversa.
Ma come fare a passare da un mutuo a tasso variabile ad uno a tasso fisso? Esistono almeno tre modi per farlo.
Rinegoziare il mutuo
Il primo modo per passare da un mutuo a tasso variabile ad uno a tasso fisso è rinegoziare il mutuo, ovvero cambiare le condizioni del proprio mutuo senza cambiare banca. E’ la procedura più semplice se si vuole cambiare, ad esempio, la tipologia di tasso da variabile a fisso, l’ammontare delle rate o la loro ripartizione. Per farlo basta contattare la banca con cui abbiamo contratto il nostro mutuo e proporre l'operazione.
Surrogare il mutuo
La surroga del mutuo è il secondo modo per cambiare un mutuo da variabile a fisso; tramite questo procedimento si possono infatti cambiare le condizioni del contratto, compresa la banca con cui lo stipuliamo. Con la surroga il mutuo viene portato in un altro istituto di credito, con la possibilità di ottenere le condizioni, magari più concorrenziali, di un’altra banca pur mantenendo l’importo del mutuo, e il suo sottostante, costante. In questo caso la nuova banca estingue il mutuo presso la vecchia banca e prende in carico il contratto, senza oneri per il cliente.
Sostituire il mutuo
Un altro modo per cambiare mutuo da variabile a fisso è sostituire il mutuo, aprendone un altro a tassi diversi e condizioni modificate. In questo caso occorre prima estinguere quello vecchio e poi chiedere l’erogazione di un finanziamento totalmente nuovo. Con questa opzione riscriviamo completamente il contratto e possiamo chiedere nuovi tassi, nuova durata, nuovi importi.
Quanto costa passare da un mutuo variabile ad uno fisso?
Il prezzo del passaggio da un mutuo variabile a un mutuo fisso dipenderà da quale sistema scegliamo per effettuare il cambio. Ecco di seguito quali sono i costi di cambiare mutuo:
Passare da mutuo variabile a fisso con rinegoziazione
Restando in seno alla stessa banca, la rinegoziazione del mutuo non ha nessun costo per il cliente e non necessita di essere ratificata da un notaio (è sufficiente una scrittura privata).
Passare da mutuo variabile a fisso con surroga
Anche la surroga del mutuo presso un’altra banca è a costo zero per il cliente. È la banca scelta che si occupa di tutti gli oneri collegati all’estinzione del mutuo presso la banca precedente.
Passare da mutuo variabile a fisso con sostituzione
In caso di sostituzione del mutuo, il cliente deve sostenere dei costi. Bisogna infatti stipulare un nuovo atto notarile, a carico del mutuatario, con relativi oneri di istruttoria, perizia, assicurazione.