È iniziato il conto alla rovescia per il pagamento della prima rata Imu 2024, in programma per il 17 giugno 2024 (quest’anno la consueta scadenza del 16 giugno cade di domenica). Sono tenuti a pagare l’Imposta Municipale Propria i proprietari di una prima casa di lusso e di una seconda casa. Ma cosa succede nel caso in cui la seconda casa sia disabitata? È dovuto il versamento dell'Imu? E cosa succede nel caso della Tari?
L'articolo 13, comma 3, del D.L. n 201 del 211 prevede la riduzione del 50% della base imponibile dell'Imu per i fabbricati dichiarati inagibili e inabitabili che di fatto sono inutilizzati e disabitati limitatamente però, al periodo dell'anno in cui sussistono tali condizioni. Per questi immobili quindi si paga la metà dell'Imu.
Inoltre, è prevista una riduzione Imu per la seconda casa del 50% anche nel caso in cui l'abitazione sia stata concessa in comodato d'uso gratuito con contratto registrato a figli e genitori che la utilizzano come abitazione principale.
Autocertificazione Imu per seconda casa disabitata
La sussistenza di queste condizioni può essere accertata sia tramite un perito del comune sia attraverso un'autocertificazione Imu del proprietario come chiarito dalla circolare 3 del 2021 del dipartimento delle finanze e dalla stessa Corte della Cassazione. Una seconda casa disabitata quindi ha diritto alla riduzione dell'Imu 2024 solo nel caso in cui sia anche inutilizzabile o inagibile. Se una seconda casa è semplicemente disabitata, ma non è inagibile o inutilizzabile è soggetta al pagamento dell'Imu.
In una casa senza acqua e luce si paga l'Imu? In realtà la normativa non prevede esenzioni dal pagamento Imu per le case senza utenze. Sono previste, tuttavia, delle riduzioni se si dimostra che la casa è seza utente perchè inutilizzata per inagibilità. E quest'ultima condizione deve essere chiaramente dimostrata.
Quando una casa è disabitata si paga la Tari?
Per quanto riguarda la Tari sulla seconda casa disabitata è prevista l'esenzione del pagamento nel caso in cui sia dimostrato che questa casa sia di fatto inutilizzata. Questo avviene a due precise condizioni: che la casa sia priva di arredi e priva di fornitura di acqua, luce e gas, cosa che deve essere provata con opportuna documentazione. Il Comune ha comunque la facoltà di provvedere ad ispezioni per determinare l'effettiva assenza di arredi.
Per quanto riguarda la tassa sui rifiuti per seconda casa non residente, il pagamento è dovuto sempre e solo da parte dei residenti di case e altri immobili e, quindi, secondo quando prevede la legge, i non residenti non devono pagare la Tari.
Quando un immobile è considerato inagibile ai fini Imu?
Per essere considerato inagibile un immobile deve presentare un degrado fisico sopravvenuto (ad esempio, fabbricato diroccato, pericolante, fatiscente) o in un'obsolescenza funzionale, strutturale e tecnologica, non superabile con interventi di manutenzione.
Quando non si paga l'Imu sulla seconda casa?
Non esistono casi in cui è possibile non pagare l’Imu sulla seconda casa. Esistono, tuttavia, alcune situazioni in cui si può avere diritto a riduzioni o agevolazioni consistenti (anche del 50%). Oltre agli immobili in anticipi, si applica lo sconto anche per edifici di valore storico e artistico, immobili concessi in comodato d’uso a parenti in linea retta entro il primo grado, immobili di pensionati residenti all’estero. Infine, sono previste riduzioni dell’Imu al 75% anche per i proprietari che hanno locato le loro seconde case con un contratto di affitto a canone concordato.
Quando non si paga l'Imu sulla seconda casa?
In realtà, non sono previsti casi in cui si non si paga l'Imu sulla seconda casa. Tuttavia, con la sentenza n. 209 del 13 ottobre 2022, la Corte Costituzionale ha chiarito che consentirà alle famiglie di non pagare sempre l'Imu sulla seconda (prima) casa, nel caso in cui siano entrambe prima casa di parte della famiglia.